La prima Maratona.

MILANO CITY MARATHON 2010
Con Simone alla partenza

...si parte di Sabato pomeriggio alle 14.00 dal casello di Rimini Sud.
Parto con Daniela, i miei gentori e Ornella, un amica di mia mamma.
La preoccupazione di non arrivare in tempo alla consegna pettorali, svanisce presto, siamo in hotel a Milano alle 17.30. Prendiamo possesso delle stanze, e poi, via in metro al Marathon Village di largo Beltrami, di fronte al bellissimo castello sforzesco. Pettorale ritirato, sarà molto piu difficile riportarlo al castello sforzesco, che ritirarlo...
Mi incontro con Sergio, un simpatico ragazzo conosciuto sul gruppo di facbook della Milano City Marathon. L'idea è di farla insieme, in realtà lui ha un altro ritmo e la concluderà molto prima di me. A letto presto, notte quasi insonne, e sveglia alle 6.00.
Alle 7.30 sono gia al ritrovo a Rho, c'è gia molta gente ma soprattutto molto molto freddo.
Alla partenza, oltre a Sergio, c'è anche Simone, pure lui di Rimini.
Alle 9.00 siamo tutti in fermento, finalmente spunta il sole e ora si sta decisamente meglio.
Qualche minuto dopo partono gli atleti disabili, e l'applauso degli oltre 5000 è scrosciante.
Alle 9.20, puntuale ecco lo sparo...è partita la mia prima maratona.
I primi 10 Km sono in scioltezza, cerco di trattenermi, ho deciso di partire molto piano, ma ogni tanto devo rallentare, perchè incosciamente dei tratti li faccio anche a 5',30 al minuto...troppo veloce per il programma che mi sono imposto. D'altra parte l'obiettivo è finirla...meglio andare con calma e non strafare. Al Km 10 arrivo in poco piu di un ora. Proseguo sempre col mio ritmo e intorno al diciannovesimo chilometro, ecco arrivare nella corsia accanto l'atleta che sta conducendo la gara, lui è al Km 40. Uno spettacolo vederlo correre, ed è incredibile come la natura è in grado di generare spettacoli talmente perfetti. Correva con un a disinvoltura ed un armonia nei movimenti da brividi. Io e tutti gli atelti in quel momento vicino a me, non abbiamo potuto fare altro che applaudirlo.
Passaggio in piazza Duomo
Ma la mia maratona comincia qui. Arrivo, soffendo un pò al Km 24 proprio accanto al Duomo di Milano, e li vedo Daniela e i mie genitori che mi applaudono, mi incitano e mi fanno le foto. Ci voleva, probabilmente questa iniezione di fiducia mi ha dato qualche chilometro di autonomia in più. Ma il famoso muro del trentesimo chilometro arriva anche per me. Cominciano a farmi male le gambe dappertutto. Polpacci, coscie, inguine, caviglie...una serie interminabile di fitte di dolore. E così...la mia corsa diventa sempre piu lenta, fino a diventare cammino. Guardo il forerunner e quando sono passate 4 ore, sono al 31mo chilometro. Così, la mia corsa diventa camminata veloce e decisa. Non la finirò tutta di corsa, ma la devo finire. Mi sono detto. Ogni tanto recupero un po di energia, e allora qualche centinaio di metri di corsa la faccio ancora, ma ormai la benzina è finita. Però, ai vari rifornimenti e lungo il percorso, ci sono ancora i volontari che mi incitano, mi applaudono e mi dicono di non mollare. Questi ragazzi e ragazze meritano davvero tanti complimenti, hanno fatto un bellissimo lavoro, sono stati molto professionali e disponibili, e non hanno mai mancato di incitare tutti i corridori. Arrivo al quarantesimo chilometro, il punto in cui ho visto passare parecchio tempo prima Chirchir Kipchumba Jafr, il vincitore della Maratona. I volontari all'ultimo ristoro del quarantesimo chilometro mi dicono che oramai ce l'ho fatta e di non mollare. Ma mancano ancora 2 chilometri. Il dispay del forerunner segna 5 ore e 28 minuti. Devo arrivare al traguardo in meno di 6 ore, perchè quello è il tempo limite.
Continuo la mia camminata e a 400 metri dall'arrivo sento finalmente la voce dello speaker, che in quel momento sta dicendo "ricordiamo che purtroppo, chi arriverà oltre le 6 ore non può essere classificato". Allora decido che gli ultimi 300 metri, devo farli di corsa. Comincio a correre con le ultime energie che mi sono rimaste, e lo speaker che ricomincia a parlare "ecco un altro runner!!!" arrivo finalmente al traguardo, c'è Daniela che mi abbraccia proprio poco dopo la linea di arrivo, e anche i miei che arrivano ad abbracciarmi, dopo avermi fatto la foto di rito. L'emozione è incredibile, gli attimi che precedono l'arrivo al traguardo, gli ultimi 10 metri sono qualcosa di indescrivibile. Troppo bello! Una emozione che auguro a tutti.
Il tempo non è certo eccellente, ma considerando che sono partito da zero solo 1 anno e mezzo fa, posso considerarmi soddisfatto.
Ce l'ho fatta!

L'arrivo