Dopo avere passato la notte da Daniela, mi sveglio domenica mattina alle 9,10 e dai fori della tapparelle vedo trapelare una bella luce. L'idea di portare con me la borsa con dentro gli indumenti per correre, è stata indovinata. Faccio colazione...aspetto un pò e mi cambio. Indosso i "piratini" e per la prima volta nel 2010 lascio scoperta una parte di gambe, maniche lunghe sopra con maglia attillata per il sudore sotto, scarpe, forerunner, occhiali da sole. Che bella giornata! Oggi si può correre in salita, qua attorno è tutto un saliscendi, e tutto fa brodo per la mia preparazione.
Comincio col mio solito ritmo ma ben presto arrivano i primi strappi, che affronto tranquillamente e a piccoli passi. É incredibile con che capacità il nostro corpo si adatta ai cambiamenti. Diversi mesi fa, di fronte a queste salite mi sarei fermato a camminare, ora le supero, soffrendo ma senza fermarmi. Intanto posso ammirare il bellissimo panorama, sono salito abbastanza in alto per vedere il mare in lontananza, le colline verdi, qualche nube bianca, il cielo blu, e lo scoppiettante giallo del sole, e il tutto cadenzato dalla colonna sonora del mio respiro, i miei passi sul terreno, i miei pensieri e i miei progetti futuri che dopo avere superato la salita più faticosa vedo più vicini e mi sembra di toccarli.
Scendo verso casa di Daniela all'ultimo bivio, ho fatto tutto il giro...praticamente un percorso circolare di 10,5 Km in 1 ora e 8 minuti...anche se mi sembra sia passato molto meno. Condierando che buona parte della strada era in salita, posso ritenermi soddisfatto.
Mi fermo, appoggiandomi alla mia macchina a fare stretching, mi sembra quasi di essere stato in trance, e mai come in questo momento CI CREDO.
L'11 aprile sta arrivando, ma giorno dopo giorno ho sempre meno paura.
Milano, sto arrivando!
Buone corse a tutti e tutte.