lunedì 22 aprile 2013

Maratona del Lamone 2013

Ed eccomi alla partenza della mia settima maratona.
Dopo la delusione di Verona 2012, dove sono stato costretto a ritirarmi, ci riproviamo con la Maratona del Lamone, a Russi (RA).
La preparazione è stata lunga e dura, i lunghi non sono andati come previsto, ma tutto sommato arrivo a Russi molto piu preparato e tranquillo.
Gran parte del merito va al grande Miro, che mi ha fatto la tabella d'allenamento e mi ha seguito nei miei progressi.
La giornata è nuvolosa, ma nonostante il cielo plumbeo non è prevista pioggia.


La temperatura è giusta per correre.
Parto con un passo tranquillo, l'obiettivo sarebbe quello di stare sotto le 5 ore, quindi calcolando di avere una media di 7 min/km ci dovrei stare dentro.
Forse parto un po troppo forte, ed infatti al terzo chilometro ci arrivo in meno di 18'. Decido di rallentare per non arrivare troppo stanco più avanti.
Corro abbastanza tranquillamente fino al 15mo, e un po di nervosismo e gambe dure cominciano a farsi sentire. Ma cerco di stare tranquillo e proseguo col mio passo.
Arrivo alla mezza maratona in circa 2 ore e 26 minuti, e mi dico che il passo è buono e che se tengo botta posso centrare l'obiettivo.
Si va avanti e al 23mo prendo il primo gel. La fatica comincia a farsi sentire, ma cerco di non pensarci. Dopotutto è presto, molto e troppo presto per arrendersi. Al 26mo arriva la prima crisi, e rallento un pò...forse troppo. Dal 27mo al 30mo alterno corsa e cammino. Al ristoro del 30mo chiacchiero con un ragazzo di Foggia, Lui è alla sua ottava maratona per il 2013....cammino insieme a lui fino al 33mo....poi, eccolo! Arriva Miro che puntandomi l'indice contro mi urla "cosa fai cammini????", si mette di fianco a me mi sprona a riprendere a correre.
Il passo è anche più veloce dei primi chilometri. Io gli dico di essere alla frutta. Lui mi convince che è la mia testa che cerca di convincermi che non ne ho più, ma che le gambe vanno ancora.
Ed infatti ha ragione. Riprendo a correre con un buon passo, certo la fatica si fa sentire, e molto, ma dopotutto la maratona non è mica un pic nic!
Lui mi sta a fianco urlandomi di non mollare, ai ristori mi costringe a tirare dritto e prende lui acqua e biscotti per me, e me li passa all'occorrenza.
Da sottolineare che lui si è gia fatto 12 Km a Riccione, è venuto in macchina fino a Russi, ha fatto il percorso inverso della Maratona fino ad incontrarmi, per poi tornare indietro!!! Insomma un gigante in tutti i sensi.
Faccio gli ultimi 2 chilometri col fiatone, ma ormai il traguardo è li, ormai è finita.
Entro nella piazza e faccio il giro.
Mancano 50 metri e guardo, sotto il traguardo il tempo. Sono ben oltre le 5 ore. Però ho migliorato di circa 8 minuti il PB.
Il real time è 5.27.57.
Abbraccio e ringrazio il mio grande e unico amico all'arrivo.
Entro nel tendone per cambiarmi, guardo la medaglia soddisfatto.
La prendo e la metto con cura nello zaino.
Il ricordo rimane, ma adesso è ora di pensare alla prossima.
Si torna a Verona ad Ottobre per avere il mio ingresso in arena e per distruggere il muro delle 5 ore.
Adesso sono sicuro che è alla mia portata.
Buone corse a tutti e tutte.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Un po' più di tigna e migliore gestione dell'integrazione: il primo gel al 23° è troppo tardi! Devi cominciare prima, anche perchè prima che vada in circolo passa ancora un po' di tempo. Devi allenare di più la testa! Comunque sei sulla buona strada, migliorare il PB di 8 minuti è già un bel passo avanti. Bravo!!!

Unknown ha detto...

Grazie mille! In effetti sono tutti buoni consigli. I miglioramenti ci vogliono sia fisicamente che di testa!!