Esco per la solita sgambatina, faccio riscaldamento, e comincio col mio solito passo.
Finalmente è arrivata la primavera, il lungomare comincia a popolarsi, anche di quei timidi runner che sembrano usciti dal letargo, e che durante l'inverno purtroppo (per loro) difficilmente si incontrano. Sono runner che provano a cimentarsi con la corsa, ora che arriva la bella stagione. Un ultimo tentativo per arrivare pronti alla "prova costume". Si riconoscono a vista d'occhio. Hanno la maglietta della squadra del cuore, o la maglietta dell'hard rock cafè e pantaloncini da giocatore di basket. Corrono piu velocemente possibile, di solito hanno l'I-POD, alcuni lo tengono in mano, facendogli assumere posture buffe e innaturali, costringendoli ad una andatura claudicante. Sembrano quasi obbligati (da chi non si sa) a sopportare mezzora di corsa, per arrivare all'ambito premio....sfoggiare in spiaggia il fisico da urlo.
Di solito chi non apprezza la poesia della corsa, credo di riconoscerlo con queste caratteristiche.
Il rumore dei passi sul terreno, il mio respiro in armonia con i movimenti del resto del corpo.
Le gambe che girano a meraviglia e accorgersi dopo mezzora di pura estasi di stare andando ad una velocità niente male, e che ho fatto solo mezzora...! Stupirsi, quando gli altri non credono che abbiamo fatto 10 Km, quando a noi sembrano pochi!
I cenni d'intesa con i "runner" di cui sopra non attaccano...con loro, non sono corrisposti, parlano un altra lingua.
Eppure, è la lingua più bella e più facile da imparare.
Non ci sono trucchi, nè inganni.
Bisogna solo lasciarsi andare, e farla entrare dentro di noi.
É magia....!
Buone corse a tutti e tutte.
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